Esce “Settanta” sulla strage di Montagna Longa

Esce in tutte le librerie “Settanta. Il poliziotto e la strage negata” di Fabrizio Berruti. Torna la grande narrativa d’inchiesta, targata Round Robin, con una storia nata attraverso la complicata ricerca e lo studio di carte giudiziarie e atti di indagine.  “Settanta” è una storia vera, un romanzo realistico che parte da un fascicolo che in pochissimi conoscono: Il rapporto Peri.

Un documento che racconta «Sequestri di persona, attentati, omicidi: tutto fa parte di un’identica strategia intesa a determinare il caos».  A cinquant’anni dall’incidente aereo che ha dato avvio all’indagine e a quarant’anni dalla morte di Giuseppe Peri, Settanta è la storia del poliziotto che aveva capito tutto. 5 maggio 1972. Un aereo finisce contro una montagna con 115 persone a bordo, mentre nella Sicilia degli anni Settanta va in scena un esperimento di strategia della tensione tra omicidi eccellenti e rapimenti anomali.

L’obiettivo è creare il panico, così da giustificare l’insediamento di un governo forte e autoritario grazie a protagonisti occulti che si mescolano a mafiosi, terroristi neri e politici. Giuseppe Peri, capo del commissariato di Alcamo, capisce che sta succedendo qualcosa di anomalo e indaga.  Mette in fila fatti, circostanze, segue il denaro che scorre a fiumi come riscatto dei rapimenti, segue le armi che hanno ucciso. E delinea uno scenario che impressiona per la modernità del metodo di indagine, che troveremo, successivamente, nel pool antimafia di Falcone e Borsellino.  “Settanta” racconta quell’indagine solitaria, una storia oscura e volutamente nascosta. Seppellita da migliaia di carte e faldoni per omettere e negare una verità necessaria per comprendere la Storia di un intero paese e ridare dignità ad un uomo dello Stato messo all’angolo.

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