Don Ciotti: Marcone, un uomo che credeva nel bene comune

Don Ciotti: Marcone, un uomo che credeva nel bene comune

A maggio in libreria la graphic novel “Francesco Marcone, un uomo onesto”

Francesco Marcone credeva nel bene comune, fondamento di giustizia sociale. E non era disposto a derogare a questa fede che ispirava e guidava ogni sua azione. Era consapevole dei compiti che la Costituzione assegna ai cittadini della Repubblica, cioè a ciascuno di noi: partecipare attivamente alla vita sociale, essere testimoni e non solo spettatori, non voltarci dall’altra parte quando vediamo una truffa, una violenza e un abuso. Una democrazia non ha bisogno di eroi, ma di cittadini che vivano fino in fondo i propri doveri e le proprie responsabilità” con queste parole Don Luigi Ciotti apre la graphic novel “Francesco Marcone, un uomo onesto” di prossima uscita per la nostra casa editrice.

Giuseppe Guida e Ilaria Ferramosca firmano per Round Robin in cui raccontano quattro storie, quattro momenti in apparenza distanti, che in realtà vanno a comporre la vicenda umana, professionale e giudiziaria del direttore dell’Ufficio del registro di Foggia, ucciso per mano mafiosa il 31 marzo 1995, in seguito alla denuncia di alcuni illeciti amministrativi. Una vicenda ancora nebulosa, che ha portato a paragonare alla figura di Giorgio Ambrosoli quella di quest’uomo del sud che ha pagato con la vita il prezzo della propria onestà. Guida e Ferramosca descrivono la vicenda umana, l’impegno e il rapporto che Marcone aveva con la sua città che amava tanto.