Hate speech, l’odio nel discorso pubblico

Raffaella Petrilli

20,00

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Che cos’è il linguaggio d’odio, come riconoscerlo?
Il volume risponde esplorando da punti di vista diversi (semiotico, giuridico, filosofico, linguistico, etnolinguistico, artistico) quella modalità espressiva nota come hate speech, che sembra divenuta tipica del
discorso pubblico delle democrazie contemporanee. Se ne ricava l’identikit del “disvalore comunicativo”  tipico delle manifestazioni di hate speech e che consiste nel riservare all’“odiato” il ruolo di persona priva del diritto di parola. Se la forza del linguaggio sta nel costruire relazioni tra persone, il linguaggio d’odio  punta invece a costruire l’esclusione dell’altro. In questo modo, esso equivale sul piano simbolico a ciò che nella realtà empirica è aggressione o eliminazione fisica: ovvero all’aggressione o eliminazione del “diritto di parola”. Questo libro costituisce il primo risultato della ricerca promossa dall’Accademia di Diritto e  linguaggio, istituita nel 2018 all’Università della Tuscia, con l’obiettivo di approfondire la conoscenza dei fattori di crisi legati alle migrazioni e al multiculturalismo che si manifestano oggi in Europa.

Informazioni aggiuntive

ISBN

9788894953473

EDIZIONE

Copertina flessibile, Misura 20×14 cm

ANNO

COLLANA

AUTORE

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